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Barbie tra fashion doll, inclusività ed empowerment femminile

Barbie

Tra pochi giorni, il 20 luglio, uscirà nelle sale italiane Barbie – Il film. Un action movie con protagonista la iconica bambola, interpretata da Margot Robbie, con Ryan Gosling nei panni, coloratissimi, dell’eterno fidanzato Ken.

In un tripudio di abiti e location in rosa, il trailer mostra Barbie che decide di lasciare Barbie-Land per il Mondo Reale, un mondo meno colorato, dove non esiste la perfezione del suo mondo di bambole, dove la realtà è rappresentata da una ciabatta raso-terra, che per lei significa la perdita di uno dei suoi segni distintivi, il piede a punta! I tacchi perenni non sono di questo mondo.

Barbie però è scesa dai tacchi molte volte negli ultimi anni per mostrare il suo lato più “responsabile”.

Lungi dall’essere solo una “fashionista”,

Barbie è diventata, negli ultimi anni, simbolo del girl-power, testimonial di una campagna di empowerment femminile che sta coinvolgendo anche donne famose in settori diversi del cultura e della società, che possono essere un modello di ispirazione per le giovani generazioni.

Qualche esempio?

Mattel, l’azienda produttrice di Barbie, ha dato alla bambola le fattezze e gli abiti dell’astronauta italiana Samantha Cristoforetti. A lei è stata infatti dedicata la Barbie Shero, per essere una donna che ha superato i confini per ispirare le nuove generazioni.

Questa bambola fa parte di una serie di Barbie create per diffondere la consapevolezza, nelle nuove generazioni di donne del futuro, di poter diventare tutto ciò che desiderano.

Quella di Samantha Cristoforetti inoltre si colloca nel filone di promozione delle discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), spesso considerate più adatte ai giovani di sesso maschile, come strumento di affermazione personale e professionale anche per le donne. Nel suo Vlog Barbie ha addirittura incontrato ed intervistato la Cristoforetti durante il suo viaggio nello spazio.

Il messaggio è quello di non rinunciare ai propri sogni e di inseguirli con l’impegno, lo studio e la caparbietà, proprio come astro-Samantha. E’ quello che testimoniano le numerose Barbie role models di tantissime nazioni del mondo, famose e meno famose. Tra le italiane, oltre a Samantha Cristoforetti, troviamo la ginnasta Milena Baldassarri, la food blogger Sonia Peronaci, L’Estetista Cinica ovvero Cristina Fogazzi imprenditrice che ha rivoluzionato il mondo del beauty in Italia.

Barbie celebra, inoltre, le professioni e anche la diversità.

Dalla Barbie medico, all’insegnante, a quella vigile del fuoco alla veterinaria, passando attraverso tantissimi lavori e professioni, questa bambola, da semplice gioco, è sempre più simbolo del potenziale femminile che può essere espresso in migliaia di modi.

Ma Barbie è anche simbolo di inclusione e accettazione della diversità. Se è da piccoli che si impara a rispettare l’altro e la diversità, il gioco è un tramite di crescita e di cultura sociale.

Allora ben venga la Barbie con la vitiligine, quella curvy, quella sulla sedia a rotelle, quella con l’apparecchio acustico. Tutte declinate con vari colori della pelle, di capelli e diversi tratti somatici che riflettono quella varietà umana in cui ciascuno può ritrovarsi e soprattutto in cui può ritrovare quelle peculiarità che rendono ognuno unico e speciale. Perchè il gioco, si sa, è una cosa seria.

 

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