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La valle dei ciliegi è anche in Italia – Bracigliano e le cerase

Il territorio della provincia di Salerno presenta paesaggi e risorse enogastronomiche, culturali, storiche talvolta poco esplorate.

E’ il caso di Bracigliano, dove il 13 ed il 14 aprile si tiene il percorso di primavera denominato “Bracigliano in fiore. La Valle dei ciliegi”, progettato e realizzato da My Fair srl – Italia Emotional Way, che ha presentato l’iniziativa presso le Scuderie di Palazzo De Simone.

Nel paese delle ciliege, il Sindaco di Bracigliano Giovanni Iuliano ha osservato che, rispetto allo spettacolo della fioritura in Giappone, che avviene su territorio completamente pianeggiante, la conformazione del territorio locale ha invece una durata maggiore offrendo al possibilità di godere di questo spettacolo contemplativo per un tempo maggiore, avvicinando flussi turistici particolari.

Il Vice-sindaco Ferdinando Albano, ha evidenziato, durante il convegno di apertura, l’importanza di preservare la cerasicoltura che, sia per i suoi frutti che per il paesaggio che genera, è un vero patrimonio per il territorio.

“Pane, musica e ceras”, è il claim di questa due giorni in cui il bello, il delicato fiore del ciliegio, diventa buono: la ciliegia.

Il convegno di apertura ha visto l’intervento di numerose personalità del mondo politico provinciale, tra cui il vice-sindaco di Vietri sul mare Giovanni De Simone.

E’ intervenuta, in collegamento, il Primo Segretario – Capo ufficio culturale e stampa  dell’Ambasciata del Giappone in Italia, Mariko Shikakura, che ha parlato delle analogie tra la fioritura dei ciliegi di Bracigliano e lo spettacolo della fioritura dei ciliegi in Giappone e dell’importanza di costruire una vera amicizia tra i popoli italiano e giapponese, anche attraverso questo tipo di scambio culturale, con il comune denominatore delle ciliege. “Bisogna assolutamente realizzare un gemellaggio con il Giappone”, è stato il commento del vice sindaco di Bracigliano.

Il Prof. dell’Università degli Studi di Salerno Agostino Vollero, ha elogiato l’iniziativa che coniuga sviluppo turistico e sostenibilità, ricordando come, persino in una tesi di laurea, a Bracigliano si è organizzata un’esperienza turistica attiva, in cui si condividono la cultura, i valori: “è questo che chiedono oggi i turisti. Vogliono entrare nella comunità, fare delle esperienze che siano memorabili e che possano essere raccontate ad altri“.

Al convegno è intervenuta anche l’autrice del libro “La Strategia dell’Ambasciatore – Marketing (efficace) per il made in Italy”, in conversazione con il Sindaco di Springfield, in Massachussets -USA, Domenic J. Sarno sul tema del turismo delle radici e di come gli emigrati all’estero possono essere elemento di sviluppo dell’economia dei borghi, delle eccellenze enogastronomiche locali facendosi ambasciatori dei prodotti locali e promotori del  meglio del made in Italy. “Perchè non farci aiutare da chi si sente braciglianese per innestare dei meccanismi economici di turismo che porta, a volte, nuovi cittadini, che spesso sono nomadi digitali, con grande capacità di spesa? Un turismo non massificato che può spingere i prodotti e le ricette tipiche. C’è però bisogno di formazione affinchè questo possa essere fatto in maniera strategica, appunto”.

Rosa Muoio, docente presso l’Orto Botanico di Napoli, ha fatto un excursus sulla storia del ciliegio, la pianta cara a Venere a cui ha fatto seguito una performance musicale degli Allievi del Conservatorio di Musica di Avellino “Domenico Cimarosa”.

E’ intervenuto il Presidente del CIM – Confederazione Italiani nel Mondo – Angelo Sollazzo che sottolineato che gli italiani nel mondo sono quelli di terza e quarta generazione, persone ora colte e spesso benestanti che possono aiutare l’Italia di qua. “E’ cambiato il mondo. Di italiani all’estero ce ne sono 80 milioni, solo in Brasile sono 30 milioni, circa 25 in Argentina, circa 20 negli USA. Questi rapporti possono essere particolarmente importante per l’economia perchè molti di questi italiani tornano per creare fabbriche, per costruire. Non c’è più la voglia di vedere le grandi città d’arte. Oggi c’è il ritorno alle origini. C’è una volontà di riscoprire le origini visitando i borghi che furono dei nonni e dei bisnonni. Quindi gli italiani nel mondo sono una ricchezza anche per il paese d’origine, non solo per il paese di destinazione dove lavorano”.

E’ stata poi la volta della biologa ricercatrice di cosmetica naturale Vincenza Mastascusa, che ha presentato una linea di cosmetici naturali  – Lavandula. Anche le ciliege, ricche di polifenoli e i suoi scarti, i noccioli, possono trovare utilizzo non solo in ambito alimentare ma anche in ambito cosmetico. La ciliegia, come principio attivo “italiano” ed ancor più “campano” si affianca alle oltre 1800 specie autoctone spontanee che potrebbero essere utilizzate in cosmetica. 

Antonio Polichetti, Presidente della condotta Slow Food Agro-Nocerino-Sarnese è intervenuto sul tema della salvaguardia della biodiversità attraverso la valorizzazione delle eccellenze del territorio, cibo buono e sano, che significa anche cibo che sia prodotto senza lo sfruttamento dell’uomo e nel rispetto della biodiversità. La proposta al Sindaco Iuliano è stata di pensare a Bracigliano come Presidio Slow Food per la sua rinomata ciliegia.

“Siamo molto contenti dell’interesse che la nostra iniziativa ha riscosso. Per la giornata di domani (14 aprile, NdR) abbiamo ricevuto tantissime adesioni”, ha commentato Mafalda Inglese, creatrice di Italian Emotional Way, “questa è una delle iniziative attraverso le quali intendiamo far vivere i nostri fantastici borghi, anche da un punto di vista emozionale, che creare una filiera sostenibile per il territorio”.

Ha concluso la giornata di oggi l’Assessore agli eventi e alle manifestazioni del Comune di Bracigliano,  Patrizia Botta, che ha auspicato che la ciliegia possa essere un volano di crescita economica per il territorio.

E’ statyo anche possibile visitare la Mostra fotografica “Bracigliano in fiore” scattate nel 2023 e degustare prodotti tipici locali.

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