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Aumentate le richieste di aiuto a Salerno e provincia per il Banco Alimentare

Alle già precarie condizioni di molte famiglie sul territorio salernitano, si aggiunge, nell’emergenza dovuta al Coronavirus, il peggioramento delle condizioni di vita di tante altre persone che hanno perso il lavoro o sono impossibilitate a lavorare per il necessario blocco delle attività.

E’ quanto emerge dai dati del Banco Alimentare Campania sul territorio di Salerno e provincia. La onlus Banco Alimentare, diffusa in tutta Italia, raccoglie e ridistribuisce sul territorio beni di prima necessità alle famiglie che vengono segnalate tramite le istituzioni caritative e i Comuni convezionati sulla base di alcuni parametri, tra cui avere un reddito ISEE inferiore ai 6.000€.

“In Campania sono oltre alle 152.565 persone aiutate ogni mese durante l’anno, a cui si sono aggiunti circa altri 70.000 indigenti”, ci dice il direttore Roberto Tuorto, “in provincia di Salerno ai 47.588 assistiti se ne sono aggiunti circa altri 20.000”.

Un dato in aumento, dunque, che dimostra le primissime conseguenze della crisi dovuta alle stringenti, seppur inevitabili misure prese dal Governo per contenere la diffusione del contagio. Questo si riflette anche in un altro dato: il Banco Alimentare di Salerno sta gestendo richieste straordinarie anche di Comuni che solitamente non erano supportati, come richiesto dal Ministero.

Domanda in crescita con una diminuzione del numero dei volontari in quanto, purtroppo, molti sostenitori over-70 sono rimasti a casa per preservare la loro salute, mentre i volontari “in servizio” stanno prestando la loro preziosa opera nel rispetto delle indicazioni dell’ISS per la salvaguardia della propria ed altrui salute.

Di cosa avete maggiore necessità al momento? “Che grandi industrie facciamo donazioni al Banco per rispondere immediatamente ai bisogni della popolazione”.31

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