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Il Coronavirus ci ha insegnato a fare rete – l’esempio di due aziende del salernitano

La pausa dovuta al lockdown ha determinato che molti, professionisti ed aziende, unissero i propri sforzi e le risorse disponibili, compatibilmente con una situazione di immobilità, per rafforzare il proprio brand, fare comunicazione di servizio e ampliare o rafforzare la propria rete di relazioni, perchè il word-of-mouth, per chi parla bene il linguaggio del marketing o più semplicemente, il passaparola disinteressato, è una delle forme di promozione più efficace.

Fare rete, non isolarsi, in un momento in cui si è stati costretti all’isolamento, ha generato così tutta una serie di webinar e dirette social cui spesso hanno partecipato e ancora partecipano, professionisti e imprenditori, interessati a confrontarsi gli uni con gli altri per trovare nuovi modi di affrontare il futuro del mercato post-Covid-19.

E’ in questa rete di relazioni che si colloca la collaborazione tra due aziende del salernitano, due eccellenze del territorio: Drorys Sud SpA, attiva nel settore della stampa di etichette autoadesive con clienti come Ferrero ed Heineken e l’azienda agricola biologica Sole di Cajani. La prima ha realizzato le preziose etichette con striscia di lamina oro studiate per dare il giusto risalto alla qualità dell’ olio extra vergine di oliva biologico 100% italiano di Sole di Cajani per bottiglie destinate anche all’esportazione. E’ successo proprio all’indomani della fine del lockdown come segno di ripartenza e di fiducia in quello che riserverà il futuro.

(nella foto: Pietro Raimondo titolare Sole di Cajani, Giuseppe Caporale direttore di stabilimento Drorys Sud)

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