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Industria del wedding in crisi per il Covid-19. L’appello di Federmep

17.000 matrimoni cancellati solo tra marzo ed aprile in tutta Italia, una stima ancora non chiara di quelli che verranno annullati nei prossimi mesi a causa del Coronavirus. Sono numeri che fanno paura ad un’industria, quella del wedding, che macina milioni di euro interessando migliaia di addetti e creando un’indotto fatto di abiti da cerimonia, fioristi, ristoranti, bomboniere, fotografi, viaggi che coinvolge altre migliaia di lavoratori. Oltre al settore dei matrimoni, altro comparto completamente fermo è quello degli eventi, insieme ad una vasta categoria di professionalità ad esso collegate, che si aggiungono a quelle già coinvolte nel wedding, come scenografi, service audio e video, musicisti, dj, make-up artists, solo per citarne alcune. Settori che valgono oltre 15 miliardi di euro.

Il grido di allarme è stato lanciato da varie associazioni del settore, a cui oggi si aggiunge la Federmatrimoni ed Eventi Privati – Federmep, che si fa portavoce delle istanze non solo del settore wedding quindi ma anche del più ampio settore degli eventi in generale.

La mancanza di linee guida e dunque l’incertezza che regnano sul settore hanno spinto Federmep a chiedere al Governo la dichiarazione dello stato di calamità naturale e la possibilità di accedere a fondi straordinari e ad interventi di medio-lungo termine, considerato che difficilmente le categorie interessate riusciranno a recuperare qualcosa di quanto perso nel 2020 proprio nel periodo clou della stagione.

Si stima una perdita tra l’80% e il 100% e pertanto tutte le aspettative ormai si volgono al 2021. “In questa situazione di grave crisi mai verificatasi prima”, spiega Serena Ranieri, Presidente di Federmep, “lanciamo un forte grido di allarme. Tenuto conto delle specificità del nostro settore, l’attuale blocco ha portato al quasi totale annullamento delle prenotazioni già nei prossimi mesi. Chiediamo pertanto al Governo un tavolo di lavoro per poter discutere provvedimenti urgenti e specifici: a partire dalle tempistiche di ripartenza e dei protocolli sanitari per la realizzazione degli eventi fino agli sgravi fiscali e il sostegno economico e a fondo perduto, senza dimenticare le attività di rilancio del mercato soprattutto verso l’estero, che rappresenta una quota importante del nostro mercato ed una importantissima fonte di turismo income per il paese”. 


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