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inVIPeriti: Claudia Gerini

Attrice di grande successo, bella e brava, Claudia Gerini è stata ospite del Centro Commerciale “La Cartiera” di Pompei e abbiamo colto l’occasione per sentire da lei cosa la fa inVIPerire, proseguendo nel nostro viaggio attraverso la sensibilità dei personaggi noti che ci dicono, senza remore, cosa li infastidisce sia rispetto al tematiche di attualità e serie sia in merito ad argomenti più leggeri e personali, legati alla quotidianità.

“Per quanto riguarda gli argomenti seri”, ci dice Claudia, gentilissima e disponibile, “mi fa inviperire chi ruba. se penso alla gestione della cosa pubblica, quello che mi fa davvero inviperire e credo che, come me tutti i cittadini siano inviperiti, è il fatto che i soldi per fare tante cose utili ci sarebbero ma non arrivano a chi di dovere. Penso al sostegno ai bambini svantaggiati nelle scuole, alle scuole che crollano, agli ospedali, ai mezzi pubblici. Sono,”, continua, “più che inviperita! è molto grave quello che sto dicendo, cioè che tanti soldi pubblici non vengano spesi per fare stare meglio i cittadini perchè c’è qualcuno che ruba. Questo mi lascia davvero indignata”.
Claudia Gerini sarà presto nei cinema con un nuovo film tratto dal romanzo di Tonino Zangardi intitolato “L’esigenza di unirmi ogni volta a te”. Il film, che porta lo stesso titolo del romanzo, la vedrà co-protagonista insieme a Marco Bocci. Inoltre ha appena finito le riprese di un thriller psicologico dal titolo “Il traduttore” ed ha iniziato a scrivere un recital teatrale che sarà giocato su vari registri e con una strizzata d’occhio al musical, che sarà anche il suo debutto come autrice.
Tornando a cosa inVIPerisce la Gerini “le scritte dentro gli ascensori”, ci dice sorridendo al pensiero di un argomento più frivolo. “Oppure quando gli automobilisti non si fermano alle strisce pedonali. Quando mi succede, io mi fermo al centro delle strisce e inizio a parlare con il conducente facendo gesti strani!”.
“In generale è la maleducazione quello che mi infastidisce”, continua, “la maleducazione civile, le persone che non ascoltano”.
Le persone che ti chiedono come stai ma poi non ascoltano la risposta… suggeriamo, “Esatto, si”, chiude Claudia.

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