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Festa della donna. Trotula de’ Ruggero: antico esempio di empowerment femminile

Stupisce constatare la modernità, la forza e la visione di un donna, vissuta nel Medioevo, che portò luce nel secolo buio.

Parliamo di Trotula de’ Ruggero, la prima donna ginecologa e una delle prime donne medico della storia.

La sua vita meriterebbe di essere raccontata in un film e conosciuta ai più tanto fu appassionata e caparbia nell’inseguire la conoscenza.

Fu la levatrice che fece nascere la nobile Sichelgaita, principessa di Salerno ma soprattutto fu una delle prime donne a formarsi presso la Scuola Medica Salernitana e la prima a lasciare testimonianza scritta dei suoi studi e della sua attività medica. Fu anche la prima “magistra” di quella Scuola.

La Salerno longobarda in cui si forma la nobile Trotula era una città all’avanguardia nel mondo, grazie proprio a quella Scuola Medica che fu unica in Europa e dove passarono altre donne medico ed illustri medici come il marito di Trotula, Giovanni Plateario.

Iniziatrice di quella che, oggi, è la medicina di genere, fu donna volitiva e tenace, dotta e pratica al tempo stesso. In un’epoca in cui le donne erano relegate ai lavori domestici, disquisiva di medicina con il marito e gli altri medici della Scuola, praticava l’autopsia per indagare il corpo umano, specie quello femminile e curava le donne, spesso frenate dal pudore dal rivolgersi ad un medico per curare le malattie delle zone intime. Il suo apporto al mondo della medicina è fondamentale, come le regole di igiene che, già da sole, evitavano il diffondersi delle malattie.

Esperta di erbe, in una fase in cui la medicina era ancora ai primordi e in cui molta conoscenza derivava dalla pratica delle donne che facevano da levatrici o mammane, Trotula scandalizzò i contemporanei per i temi che trattò nei suoi scritti, partendo dalla peculiarità e diversità anatomica del corpo femminile da quello maschile: la sessualità, la verginità, il piacere femminile, il controllo delle nascite. Ma non solo per questo fu all’avanguardia. I suoi scritti parlano anche di equilibrio tra vita sana, movimento, alimentazione.

La più famosa tra le Mulieres Salernitanae, i suoi scritti furono utilizzati fino al XVI secolo come testi nelle scuole mediche di tutta Europa.

Oggi Trotula può essere fonte d’ispirazione per le donne, affinchè possano avere la stessa tenacia, credano in sé stesse, studino per emanciparsi ed affermarsi. L’augurio per le donne di oggi, viene da una potente figura del passato.

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