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L’Università di Salerno celebra Salvatore Morelli, pioniere delle pari opportunità per le donne

Due giornate di studio organizzate dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Salerno, in collaborazione con l’OGEPO-Osservatorio interdipartimentale per gli studi di genere e le pari opportunità per parlare della figura di Morelli e del lungo cammino delle donne verso la parità.

Il 4 e 5 febbraio prossimi, ad ottant’anni dal decreto legislativo n.23 del primo febbraio 1945, che estendeva il diritto di voto alle donne italiane, l’Università di Salerno ospiterà due giornate di studio per analizzare il ruolo delle donne alle origini del discorso della cittadinanza femminile: IL LUNGO CAMMINO DELLE DONNE VERSO LA CITTADINANZA TRA XVIII E XX SECOLO.

Il convegno è dedicato alla figura di Salvatore Morelli, grande politico e scrittore, che partecipò ed animò il discorso sull’emancipazione femminile.

L’analisi si soffermerà anche sulla formazione di reti femminili e sulla costituzione dei principali movimenti di emancipazione, nonché sui linguaggi e sulle rappresentazioni nella letteratura, nella satira e nella fiction in genere.

Con le due giornate di studio, sottolinea Maria Rosaria Pelizzari, coordinatrice del Comitato scientifico – organizzativo, «si intende instaurare un confronto tra diversi contesti storici, geografici e culturali, dall’Europa alle Americhe, con particolare riferimento all’Italia. Si va alla ricerca delle invisibili protagoniste, che iniziarono questo discorso riflettendo sulla condizione di subalternità della donna e si operarono per ribaltarla».

I lavori saranno aperti dai saluti istituzionali del Rettore Vincenzo Loia, della  Delegata del Rettore alle Pari opportunità, Angela Di Stasi, di Carmine Pinto, Direttore del DIPSUM, di Ornella Malandrino, Direttrice OGEPO, di Pasqualina-Paky Memoli, Vicesindaca del Comune di Salerno, di Domenica Lomazzo, Consigliera di Parità della Regione Campania, di Anna Petrone, Consigliera di Parità della Provincia di Salerno, di Elena Salzano, Presidente Comitato Femminile Plurale- Confindustria Salerno, di Rossella Del Prete, Presidente di Kinetès- Arte. Cultura. Ricerca. Impresa.

Le due giornate sono divise, come ricorda Carmine Pinto, in quattro sessioni, che si concluderanno con una discussione aperta al pubblico. La mattina del 4 febbraio, la prima sessione “Salvatore Morelli un uomo fuori dagli schemi”, introdotta e coordinata da Maria Rosaria Pelizzari, prevede interventi di: Rossella Bufano, Laura Savelli, Angelica Zazzeri, Valeria Giordano e Antonio Tucci,  Antonio Elefante, Nicola Terracciano, Angela Schiavone. Il dibattito e le conclusioni sono a cura di Rossella Del Prete (UniSannio, Kinetès).

Ornella Malandrino sottolinea che per la seconda sessione  del 4 febbraio, intitolata “Dalle pioniere alle suffragette“, coordinata da Angelica Zazzeri, sono  previsti gli interventi di: Claudio Azzara, Grazia Basile, Nunzia Soglia, Sara Follacchio, Graziella Gaballo, Rosa Maria Grillo, Clotilde Cicatiello. Il dibattito e le conclusioni sono a cura di Giuseppina D’Antuono (UniRoma “Tor Vergata”).

Nella seconda giornata, il 5 febbraio, la sessione del mattino è dedicata a “Protagoniste e Reti Internazionali”. Introdotta e coordinata da Fiorenza Taricone (UniCAS), prevede gli interventi di Antonella Catucci e Laura Branciforte, Bruna Mancini, Eleonora Rao, Antonella Piazza, Valeria Palumbo ,  Maria Rosaria Califano e Paola  Nigro. Il dibattito e le conclusioni sono a cura di Alfonso Tortora (UniSA).

L’ultima sessione nel pomeriggio del 5 febbraio, a partire dalle 14.10 circa, coordinata da Alfonso Amendola, dal titolo “Per Parole e Immagini”,  prevede interventi maggiormente collegati al ‘presente’ e a tematiche strettamente attuali. Il concetto di “cittadinanza delle donne” sarà raccontato nello specifico dei processi culturali tra letteratura, teatro, fotografia, game e cinema. Interverranno: Giulia Annunziata, Emanuela Morganti, Pierluigi De Felice e Silvia Siniscalchi, Maria Beatrice Russo, Martina Masullo, Annachiara Guerra, Giovanna Landi, Michele Bevilacqua. Il dibattito e le conclusioni finali sono a cura di Carmine Pinto e Hernán Rodríguez-Vargas.

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